Il report cybersecurity 2022 per L’Italia presentato e discusso settimana scorsa non lascia spazio a dubbi:
il cybercrimine è cresciuto e la minaccia costantemente aumenterà nei prossimi anni.
Da un lato la scena geopolitica che ha mutato equilibri ed abitudini, dall’altro tecnologie avanzate sempre più abbordabili
contrapposte ad un pubblico disabituato a proteggersi, sono due dei volani principali a spingere il trend.
Vittime designate sono soprattutto i cittadini, generalmente privi di cultura digitale e della sicurezza.
Account e dati privati usati poi per imprese ben più grandi e mirate,
spesso ai danni delle aziende per cui lavorano o collaborano.
Dalla Polizia Postale giungono cifre importanti per il nostro paese:
115 milioni di euro estorti, 15500 casi di frode, 3500 indagati.
Il report per la minaccia cibernetica del governo è anche più vasto e preciso:
- Bersagliati al 56% le aziende ed i privati
- Il 47% degli esecutori sono cybercriminali , mentre il 26% rientrerebbero nello spionaggio.
- Le tecniche preferite si attestano quelle relative al phishing con domini malevoli come puntodiatterraggio ( 41,5%) , seguiti dall’utilizzo di malware ( 28%)
- Motivazioni di base il vantaggio economico/strategico (53%) seguito dal discredito (31%)
- Esiti Finali più frequenti sono la negazione di servizi (30,9%) preceduto da furto di identità e credenziali (53,5%)
Pensare che l’educazione alla cybersicurezza non ci riguardi, dovrebbe essere un pensiero da archiviare definitivamente in soffitta.
qui il report completo ( pag 82 )
https://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/wp-content/uploads/2023/02/Relazione_annuale_2022_interattiva.pdf
#reportsicurezza #cybersecurity #cyberthreat #sicurezzaitaliana